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Postilla » Fisco » Il Blog di Carlo Mazzini » Non profit » 5 per mille 2010 e 2008: la lunga marcia verso la normalità

19 marzo 2010

5 per mille 2010 e 2008: la lunga marcia verso la normalità

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Due temi, entrambi relativi al 5 per mille.

Quinta edizione, quella di quest’anno, 2010 (ovviamente sui redditi 2009). Il buio oltre il buio.

Ci sono i soldi, anche se probabilmente il Ministero dell’Economia ha fatto male a imputarli al 2010, come ha rilevato il Presidente Garavaglia – e relatore – della V Commissione del Senato nell’esame del DPCM  che contiene, tra l’altro, anche il rifinanziamento della misura. Infatti, è chiaro che questi soldi saranno spesi nel 2011 e non nel 2010 e già in passato si sono dovute spostare le somme da un anno all’altro perché il pagamento veniva posticipato (anche fin oltre il lecito).

A parte questo, rimane qualche ombra su chi potrà partecipare, in quanto – appunto – il DPCM è ancora al di là da venire (quello all’esame delle due camere è solo prodromico), e nei modelli di dichiarazione pubblicati dall’Agenzia delle Entrate vi è almeno una incongruenza sulle sportive dilettantistiche (ASD); secondo il 730 partecipano tutte le ASD, secondo gli altri modelli (CUD e Unico) partecipano solo quelle con un profilo anche sociale acclarato (si rivolgono ai giovani, agli anziani, alle persone svantaggiate).

Certo, ci fosse un dannatissimo DPCM, le regole sarebbero più chiare e si saprebbe entro quando iscriversi.

Ad oggi non ci si può iscrivere perché manca tutto, software, istruzioni ecc.

Chi dobbiamo ringraziare per questo ritardo?

5 per mille 2008, terza edizione.

Ieri hanno pubblicato tutti gli elenchi del 2008, anche per facilitare chi deve rientrare – per aver commesso un qualche errore formale – dalle annualità 2006, 2007, 2008, rientro reso possibile grazie alla proroga del Milleproroghe.

Tra i tanti numeri pubblicati, quello più comico è quello delle ASD.

Nel 2008, le ASD sono state ammesse di imperio, e pertanto il CONI ha iscritto tutte quelle registrate presso la propria anagrafe; ha preso il file e l’ha passato all’Agenzia delle Entrate.

Nel 2009, un Decreto ha sentenziato: sono ammessi ai 5 per mille 2006 (sic!) 2007 (gulp) 2008 (ahi) e 2009 qui è più normale) solo quelle che realizzano significative attività sociali, che come detto prima vuol dire che si rivolgono anche ai giovani, agli anziani, alle persone svantaggiate.

Ciò ha voluto dire che il CONI ne ha iscritte oltre 41mila, ma solo ex post una norma ha stabilito che solo il 3% di queste potevano iscriversi.

E’ una burocrazia che fa (CONI) e disfa (Min Economia, è suo il Decreto) da sola le matasse, con gran confusione dei partecipanti, dei contribuenti, contro la logica e credo anche i principi giuridici che stanno alla base di una civile convivenza.

Far le persone normali, no?

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